Museo archeologico di Cecina
La ricchezza storica e culturale della Val di Cecina trova la sua degna rappresentazione nell’allestimento del Museo Comunale di Cecina.
La collezione ospitata presso la settecentesca villa Guerrazzi ripercorre la storia della Bassa Val di Cecina dai remoti insediamenti risalenti al Paleolitico fino all’ultima fase delle grandi ville romane che con i loro fondi occupavano tutto il territorio circostante.
Un’occasione unica per ripercorrere le tracce dell’insediamento umano in una fase storica estremamente importante per l’intero territorio.
Museo archeologico La Cinquantina: cosa vedere
Il museo viene istituito nel 1980 con lo scopo di dare una collocazione cronologica e topografica ai reperti databili dal paleolitico inferiore alla tarda antichità. Importantissime le testimonianze della civiltà etrusca e romana, che includono anche reperti di archeologia marina.
L’attuale allestimento, risalente al 2003, è articolato in 11 sale disposte in ordine cronologico, che ospitano reperti provenienti da abitati, necropoli e attività artigianali e commerciali e provenienti da Volterra (necropoli di Badia), Casale Marittimo, Belora, Montescudaio, Casaglia, Guardistallo, Bibbona, Cecina, Castagneto Carducci.
Sono conservati molti reperti di arte funeraria appartenuti agli etruschi, che erano soliti seppellire i loro morti in necropoli con interi corredi funebri. Questa particolarità ha permesso l’ottima conservazione con cui possiamo ammirarli oggi. Nelle sale del museo è esposto l’intero corredo della tomba A della necropoli di Casa Nocera presso Casale Marittimo, in cui era stato sepolto un principe-guerriero con tutte le insegne del suo potere.
Si tratta di un corredo estremamente ricco, composto dal servizio da banchetto in bronzo, dalle armi in bronzo e ferro del defunto e dalle sfarzose suppellettili personali in bronzo, oro e argento, che rappresentano un unicum, per vastità, in tutta l’Etruria settentrionale.
Nel giardino è stato inoltre trasportata la tomba etrusca a tholos di Casaglia, scoperta nel 1932 e già nella prima sede del museo archeologico.
Le sale successive ospitano i reperti dell’età classica ed ellenistica, con materiali provenienti dai diversi insediamenti abitativi, ma anche dalla necropoli della Badia a Volterra, per rimarcare ancora una volta il legame indelebile con la città. Molte le testimonianze del periodo romano provenienti dalle tombe romane e dalle ville romane di San Vincenzino e di Casale Marittimo.
La ricca collezione di anfore da trasporto rinvenute alla foce del fiume Cecina, dimostra l’importanza che ha rivestito questo corso d’acqua sin dall’antichità per gli scambi commerciali con le altre civiltà.
Del sistema museale di Cecina fa parte il Parco Archeologico di San Vincenzino, dove si trovano i resti di una villa romana; impressionante è la cisterna sotterranea che costituiva la riserva d’acqua del complesso residenziale.
Negli ultimi tempi è stato anche inaugurato un percorso tattile, che permetterà anche ai non vedenti di fruire della collezione del museo toccando con mano il passato della Val di Cecina.
Da anni il Museo accoglie visitatori da ogni parte d’Europa e promuove, attraverso conferenze, laboratori, concerti, il proprio patrimonio e quello del Parco Archeologico di San Vincenzino, con l’obiettivo di valorizzare e consolidare il polo museale di Cecina e di incrementare le attività con scuole e associazioni culturali del territorio.