Museo civico archeologico di Fiesole

Museo civico archeologico di Fiesole

4 Giugno 2021 Off Di Leonardo

Ospitato nella splendida sede dal sapore neoclassico progettata dall’architetto Cerpi nel 1914, il Museo Civico Archeologico di Fiesole raccoglie le più importanti testimonianze archeologiche delle civiltà che si sono avvicendati sul territorio.

Reperti che ci raccontano del passato etrusco, romano e longobardo della cittadina di Fiesole, rivenuti prevalentemente tra gli scavi della vasta area del Foro Romano. Visitare questo museo significa approfondire una buona parte della storia della cittadina e comprenderne a fondo il territorio.

Museo di Fiesole: cosa vedere

Il Museo, che ormai ha una storia centenaria, è situato nell’area archeologica, proprio sopra il Teatro Romano. Non fu la prima sistemazione dei reperti fiesolani: un primo museo civico fu istituito già nel 1878, in seguito all’esigenza di dare collocazione ai primi reperti e alle donazioni antiquarie, ma si presentava caotico e non permetteva la valorizzazione e la fruizione dei reperti.

Fu così che, nel 1914, si decise di dar vita ad un vero e proprio “museo della città”, che subì diversi ampliamenti fino ad un completo riallestimento nel 1981.

Il percorso museale è articolato in 13 sale. Nelle prime 8 sono conservati ed esposti i reperti emersi dagli scavi nell’area dell’adiacente Foro romano e nei dintorni di Fiesole. Ma questa non è l’unica ricchezza del museo. Nelle restanti 5 sale è possibile ammirare le collezioni antiquarie ed archeologiche di opere d’arte e reperti provenienti da altre parti del mondo.

Le collezioni provenienti dagli scavi di Fiesole includono suppellettili, decorazioni, oggetti di uso quotidiano, corredi funerari e votivi che raccontano le varie epoche che si sono stratificate sul territorio, dalla città etrusca con la sua ricca necropoli alla colonia romana, fino alla presenza longobarda, che ci ha lasciato numerosi reperti funerari. 

Il sottopasso e la nuova ala del Museo sono dedicati alla sezione longobarda: qui sono state ricostruite alcune sepolture rinvenute nell’Area archeologica e nella città e si possono ammirare molti reperti provenienti dai corredi funerari.

Da non perdere nelle prime sale i reperti emersi dallo scavo dell’area del Tempio, cioè le antefisse in terracotta dipinta, la stipe votiva contenente statuette di bronzo raffiguranti parti anatomiche, la statua di Ercole fanciullo emersa dal frigidarium delle Terme o la tomba longobarda scavata in Piazza Garibaldi nel 1998. La tomba, che è stata trasportata e perfettamente ricostruita nei locali del Museo, ha restituito non solo lo scheletro ma anche una quantità di oggetti appartenenti al corredo funebre.

Le restanti collezioni sono state invece donate dal professor Alfiero Costantini nel 1987 e comprendono collezioni di ceramiche attiche, etrusche e della Magna Grecia. Nelle stesse sale sono presenti anche reperti archeologici provenienti da tutta Italia.

Il Museo si trova a pochi passi dalla centrale Piazza Mino, in via Portigiani 1, ed è facilmente raggiungibile anche a piedi. Nei giorni venerdì, sabato e domenica, l’acquisto del biglietto consente di visitare anche il Museo Bandini.