Museo del vetro di Murano

Museo del vetro di Murano

19 Aprile 2022 Off Di Leonardo

Photo Credit: Deror avi, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Situato nella splendida isola di Murano, il museo del vetro è una testimonianza unica di una delle arti più radicate nella nostra penisola: l’arte vetraria.

Il Museo nasce nel 1861 come archivio di tutte le testimonianze della storia dell’isola di Murano, a dimostrazione del legame duraturo tra la vita e la storia dell’isola e quella dell’arte del vetro.

Il Museo del Vetro di Murano ha sede nel Palazzo Giustinian, un tempo dimora dei vescovi di Torcello. Museo a parte, questo edificio in stile gotico è di per sé un capolavoro.

La storia del Museo

Il Museo del Vetro di Murano è stato fondato nel 1861, al termine del periodo più oscuro della storia della lavorazione del vetro muranese, successivo alla caduta della Repubblica di San Marco (1797) e ai successivi anni di dominazione straniera.

Antonio Colleoni (1811-1855), allora sindaco dell’isola e l’abate Vincenzo Zanetti (1824-1883), appassionato dell’arte vetraria, riuscirono a far approvare dal Comune l’idea di costituire un archivio costituito da qualsiasi informazioni disponibili per tracciare la storia e la vita dell’isola.

Il museo iniziò ad ampliarsi molto velocemente, per il fatto che un gran numero di pezzi di vetro realizzati nell’isola nel corso dei secoli e oggetti contemporanei erano stati donati dai proprietari delle vetrerie che avevano ripreso a lavorare nella seconda metà dell’800 con rinnovato vigore. Nel 1862 Vincenzo Zanetti avvia anche una scuola annessa al museo e frequentata dai vetrai nei giorni di riposo.

In seguito alla fusione di Murano con il Comune di Venezia nel 1923, il Museo del Vetro entrò a far parte dei Musei Civici Veneziani. Nel 1932 le sue collezioni furono sistemate sotto la guida di Giulio Lorenzetti e Nino Barbantini che adottarono criteri più moderni per quanto riguarda le tecniche di esposizione.

La collezione del museo è stata ulteriormente ampliata con l’inserimento delle Collezioni Correr, Cicogna e Molin che comprendono, tra l’altro, i più bei pezzi rinascimentali del museo. Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici è stata allestita la sezione archeologica i cui reperti di maggior rilievo provengono dalle necropoli di Enona (Zara). Salvo acquisti occasionali, ancora oggi si aggiungono pezzi alla collezione del museo grazie alle donazioni delle vetrerie isolane che arricchiscono soprattutto la collezione contemporanea.

L’esposizione del Museo

Il Museo del Vetro propone un viaggio nella storia del vetro di Murano dalle origini al Novecento. Grazie ad un percorso cronologico, è possibile scoprire le tecniche, i colori, gli stili dell’arte vetraria, dalle origini in epoca romana, dall’età d’oro tra il IV e il XVII secolo, fino alle creazioni contemporanee.

In esposizione sono presenti anche i vetri ‘murrini‘, vasi e ciotole in vetro mosaico che i romani realizzavano utilizzando sezioni di canna, recuperati e modernizzati nell’ottocento dai vetrai muranesi, che divennero tra gli esemplari più tipici e apprezzati di Venezia.

Al Museo di Murano è possibile approfondire anche le altre tecniche vetrarie inventate tra il XV e il XVI secolo: il vetro ‘cristallino‘, il processo che rende il vetro trasparente, purissimo e simile al cristallo di rocca; ‘lattimo‘, il vetro bianco opaco simile alla porcellana, utilizzato in filigrana o decorato con smalti; e il bicchiere ghiaccio con la caratteristica superficie esterna “screpolata”.